Angeli della vita

Su ali d'aquila

Domenica 12 novembre 2023 • I domenica di Avvento


Chi sono gli angeli? Li vediamo collocati nel presepe come coloro che portano un grande annuncio, quello della nascita di Gesù e prima ancora di Giovanni Battista, li vediamo annunciare la risurrezione di Gesù e a consolarlo nel momento della sua preghiera dolorosa al Getsemani. Li vediamo anche nel Vangelo di questa prima domenica di Avvento a richiamare il popolo nell’ultimo giorno, quello dell’incontro definitivo con Gesù. Chi sono gli angeli?

Sono messaggeri che richiamano il nostro cammino, che lo richiamano a quella pienezza di vita che non può essere perduta di fronte al male del tempo. Gli angeli invitano ad alzare lo sguardo dalla bassezza del male, a guardare a Colui che è il vero Signore della storia, Colui che indirizza il cammino del popolo verso strade di pace e di concordia.

Gli angeli sono coloro che invitano a fissare lo sguardo su Gesù, colui che ha posto e porrà ogni nemico sotto i suoi piedi. E il nemico più terribile è la morte, non solo la morte fisica, ma anche quella umana e spirituale, quella cioè che desidera la fine di ogni relazione umana e con il Signore, quella che desidera chiudere l’uomo dentro una grande solitudine, dentro a false vie di comunicazione e di svago che conducono l’uomo a chiudersi in un falso immaginario, anche politico e sociale. Gli angeli sono coloro che invitano a fissare lo sguardo a Colui che da la vita per amore, a Colui che ci esorta a essere uomini e donne della vita.

Il Vangelo di questa domenica, un vangelo apocalittico nei toni, ma allo stesso tempo molto vicino a noi, ci esorta a essere capaci di uscire dall’inganno che il male prepara. Quanti falsi dei noi veneriamo, da quello del benessere sfrenato, a quello della sequela delle mode, a quello del piacere personale che uccide non solo la propria vita, ma anche quella vita che è stata generata dal tuo grembo. Veneriamo tanti falsi dei, ci ingannano, ci conducono verso vie di male. Il Signore della vita, invece, ci invita a lasciarci guidare dalla forza dello Spirito, a saper vedere in questa forza la vera arma spirituale contro ogni falsa idea chiusa che il male ci propina. C’è stato il Covid, stai bene così, non andare avanti, non lasciare spazio a Dio: questa è la grande e falsa immagine che il male oggi ci ha donato. C’è la guerra, è un mondo ormai segnato dalla violenza, non puoi farci niente: questa è la falsa immagine di abitudine che il male ci dona. C’è questo modello di giovane, un giovane che si droga, che fuma di tutto e di più, che beve, che invita a violare ogni norma… e se qualcuno muore chi se ne importa, a te deve importare il successo, la carriera, i soldi: questa è la falsa immagine di uomo che il male dona ai nostri giovani e che noi stiamo regalando senza discernimento. C’è questo modo di fare festa, un modo che alla fine serve per alimentare un mercato, e non la tua crescita, la tua vita: questo è il modo turpe con la quale il male ci invita a essere uomini e donne della festa, e cioè uomini e donne che staccano la spina della vita reale per lasciarsi andare a un modo sfrenato che ferisce la propria esistenza.

Ma allora Signore, che cosa possiamo fare di fronte al male? Siate ANGELI, capaci di accompagnare, capaci di essere bussola in un tempo senza direzione e orientamento, siate angeli capaci di scuotere le coscienze, capaci di dire quella verità fastidiosa che mette al centro il vero bene, la vera crescita, che mette al centro l’UOMO e la condizione perché l’uomo sia UMANO: la pace! Siate angeli che guidano alla via, alla verità, alla vita, a quel modello di amore che guarda e dona la vita vera: Cristo Gesù. Siate angeli che portino il lieto annuncio all’uomo: tu sei benedetto, in te c’è una scintilla di bene, una scintilla di amore, in te c’è la vera vita, se però ascolterai il vero bene prezioso che sei tu, se ascolterai quel Dio della vita, quel Padre che desidera solo una cosa per te: la tua vera e autentica felicità, cioè il tuo amare veramente la vita che sei tu, la tua vita fatta di ferite e di grazie, la tua vita che è viva perché capace di risorgere dal male e di essere in Gesù una vita viva. Ed è l’augurio per questo Avvento: riscoprire che siamo vivi, che non siamo marionette del mondo e del male, che siamo vivi perché rinati nell’Amore di Cristo Gesù.
 

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